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Breviario per nomadi

Breviario per nomadi

Torno subito alla lingua italiana per segnalare un oggetto del mio desiderio. Si tratta di un libro che vorrei uscire e comprare all’istante, ma la distanza geografica da una buona libreria e dalle edizioni in lingua italiana me lo impediscono.

E’ uscito per la Voland Breviario per nomadi un piccolo vademecum di Vanni Beltrami che contiene citazioni e massime di autori che hanno scritto di viaggi, dai più celebrati eroi della letteratura fino ai proverbi della saggezza popolare.

Viaggiando di barca in barca, di paese in paese, e portando con me un numero limitato di “proprietà”, tutte raccolte in due borsoni, sono molto sensibile al tema del nomadismo e del viaggio. In particolare il giusto “peso” del bagaglio è l’esemplificazione di un compromesso da trovare tra identità personale e libertà di movimento. A mio giudizio viaggio ancora troppo “pesante” ma è difficile sapere cosa portarsi dietro e cosa no, il giusto equilibrio tra bisogni e necessità. Scopro sempre di più che ciò di cui abbiamo bisogno non corrisponde totalmente a ciò che è necessario, che i bisogni cioè tendono ad aggiungere peso in questo mondo.

Spero presto di poter mettere le mani sul volume di Beltrami, e rinfrescarmi le idee con qualche arguta osservazione sul viaggio e sulla vita nomade.

Oggi 18 Giugno 2010 è morto Josè Saramago: grazie Josè e buon viaggio…

Oggi 18 Giugno 2010 è morto Josè Saramago: grazie Josè e buon viaggio…

Un ricordo dalle sue parole:

Ho imparato in questo mestiere che chi comanda non solo non si ferma davanti a ciò che noi definiamo assurdità, ma se ne serve per intorpidire le coscienze e annullare la ragione.

Saggio sulla lucidità


Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. Quando il viaggiatore si è seduto sulla sabbia della spiaggia e ha detto: “Non c’è altro da vedere”, sapeva che non era vero. Bisogna vedere quel che non si è visto, vedere di nuovo quel che si è già visto, vedere in primavera quel che si è visto in estate, vedere di giorno quel che si è visto di notte, con il sole dove la prima volta pioveva, vedere le messi verdi, il frutto maturo, la pietra che ha cambiato posto, l’ombra che non c’era. Bisogna ritornare sui passi già dati, per ripeterli, e per tracciarvi a fianco nuovi cammini. Bisogna ricominciare il viaggio. Sempre. Il viaggiatore ritorna subito.

Viaggio in Portogallo

[Su Silvio Berlusconi] Non vedo quale altro nome potrei dargli. Una cosa pericolosamente simile a un essere umano, una cosa che che dà feste, organizza orge e comanda un paese chiamato Italia. Questa cosa, questa malattia, questo virus minaccia di essere la causa della morte del paese di Verdi se un vomito profondo non riesce a strapparlo dalla coscienza degli italiani prima che il veleno finisca per corrodergli le vene e distruggere il cuore di una delle più ricche culture europee.

La cosa Berlusconi, El País, 7 giugno 2009

Trovarsi d’accordo non sempre significa condividere una ragione, la cosa più abituale è che un gruppo di persone si riuniscano all’ombra di un’opinione come se fosse un parapioggia.

L’uomo duplicato


Arriva sempre un momento in cui non c’è altro da fare che rischiare
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Cecità

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