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Seni

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E’ curioso che il primo argomento del quale scrivo appena tornato in territorio venezuelano siano le mammelle delle donne venezuelane.

Curioso ma non certo fuori luogo, dal momento che è una cosa che balza subito all’occhio, soprattutto a un occhio maschile.  Si rimane inevitabilmente colpiti dalle dimensioni dei seni delle venezuelane, e più di una persona ha confermato questa mia visione.

Quali che siano corporatura, l’insieme dei tratti somatici o il colore della pelle della venezuelana in questione, i suoi seni si presentano generosi, queen size si potrebbe dire. Persino gli abiti femminili esposti nelle vetrine dei negozi si adagiano su manichini maggiorati, ulteriore prova che il fenomeno non è solo riconducibile ai desideri erotici di un maschio in visita nel paese.

Col tempo ho anche scoperto come questa abbondanza nasconda interventi che di naturale hanno ben poco. Oltre a push-up estremi e a protesi da inserire nelle coppe del reggiseno, gli interventi di chirurgia estetica per la maggiorazione del seno sono molto diffusi e piuttosto economici. Per un intervento si parte da 800 euro circa, più un certo investimento nel tempo per le visite periodiche di controllo, proprio come nel caso del tagliando dell’autovettura. Si tratta di un fenomeno che ormai non ha confini, ma che ha trovato terreno fertile in queste regioni, in particolare in Colmbia, paese di origine di un serial scandalo dal titolo “Sin tetas no hay paraìso”. La fiction è ispirata a un romanzo di Gustavo Bolivar, nel quale si narra di una adolescente con poco seno cresce in un quartiere marginale. La storia parla di come le ragazze seducano i narcotrafficanti per uscire dalla povertà, e siano quindi disposte a tutto, specialmente modifiche chirurgiche, per ragiungere il riscatto economico. La fiction approderà anche in Italia nel 2010, dove sarà adattata al nostro mercato culturale televisivo.

Si potrebbe a questo punto affermare come le dimensioni del seno in Venezuela rispecchino una dinamica Natura/Cultura che ha come risultato una popolazione elevata di donne maggiorate. Quale peso attribuire ai due poli di questo connubio è tutto da stabilire. Da una parte la variabilità genetica presente in Venezuela, frutto di vari flussi migratori, contribuisce in larga misura alla nascita e allo svilupp di splendide figliole, conosciute nei concorsi di bellezza di tutto il mondo, ma avvistabili anche in una qualsiasi strada delle città. E’ innegabile che anche il tocco del chirurgo contribuisce notevolmente alla creazione, e forse anche alla standardizzazione, della bellezza femminile.

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